Master Social media manager e scrittura per web

  • Master: I Livello
  • A.A.: 2022/2023
  • CFU: 1500 h – 60 CFU

Obiettivi e destinatari

Si dice che per imparare a scrivere si debba prima imparare a leggere, ma nella “società dell’informazione” potrebbe essere utile imparare a scrivere per imparare a leggere, a decifrare i testi che ci raggiungono in continuazione, che transitano sui nostri smartphone, sui nostri computer, fra le nostre mani, sui mezzi pubblici, in televisione. Conoscere i meccanismi della scrittura, a partire dai processi creativi che la generano, fino alle strutture narrative e retoriche che la sorreggono, può risultare utile a chiunque (anche senza velleità artistiche) per migliorare lo spirito critico, acquisire strumenti autonomi di interpretazione della realtà, introdurre creatività anche i altri settori professionali. In una parola, l’esercizio della scrittura migliora le nostre performance intellettuali in tutti gli ambiti.
Mai come in questa epoca di predominio delle immagini, inoltre, la scrittura sembra godere di ottima salute. Siamo circondati da testi, produciamo testi, elaboriamo testi come mai è successo nelle epoche precedenti. Vale quindi la pena quindi acquisire gli strumenti di base per migliorare la nostra scrittura e il nostro approccio creativo, con un’attenzione specifica al mondo del web e dei social network, conoscendone le strutture, le dinamiche e gli scopi.
(Guido Bosticco, docente di scrittura all’Università di Pavia, co-fondatore dell’agenzia Epoché, giornalista)

Parliamo di Social Network, siti che permettono agli utenti di rimanere connessi con altri utenti che a loro volta sono connessi con altri ancora. Troppo complicato? Vi assicuro di no. Proveremo a capire che cosa sono, da dove vengono e dove vogliono andare. Lo faremo in 30 ore: parleremo della storia sei Social Network, di cosa sono (e vedremo che non sarà così semplice), di che lingua parlano, di cosa implicano e del perché hanno successo. Parleremo di chi li usa e chi no, ma anche di chi li sa usare e chi no. Proveremo a dare qualche consiglio e a mettere in guardia da alcuni possibili rischi. Dentro ai social ci entriamo quasi senza accorgercene, scivolando digitiamo la nostra mail e una password (sempre la solita) e il gioco è fatto. È una rivoluzione accessibile a tutti (democratica?): pochissimi vincoli in entrata, facilità di uso e un’estetica che si scopre piacevole e familiare. La catena di vita sociale quotidiana si riproduce nella rete virtuale: è piacevole incontrare vecchi amici, parenti lontani o conoscenti, darsi appuntamento sul “Social” dopo una serata passata insieme o scoprirsi amici di amici comuni, attivisti di una stessa causa o fan di uno stesso gruppo musicale. Tutto questo gratis. O forse no?
(Elia Belli, filosofo, social media strategist, consulente per imprese e istituzioni)

C’è stato un momento in cui snowfall ha smesso di essere semplicemente una nevicata. È diventato un format, una narrazione in verticale, il testo che si allunga restituendo la profondità al mondo digitale. Una rivoluzione. Era il 2012, era il New York Times. Oggi possiamo vivere l’esperienza di una cella di massima sicurezza indossando un visore, imparare come si vive nei panni di un autista Uber, o proiettare in salotto gli atleti delle olimpiadi invernali. Cambiano i livelli di competenze e le applicazioni ma le forme di narrazione a nostra disposizione fissano per tutti nuovi punti fermi: racconta in verticale, racconta in diretta, racconta per chi può solo ascoltare e per chi invece ti vede senza audio, racconta a una persona, non a un utente. Gli Stati Uniti sono anni avanti, l’Italia corre per allinearsi: gli esempi a cui ispirarsi, da entrambi i mondi, non mancano. Mappe, grafici, video interattivi, il 360, la realtà aumentata, le newsletter e l’informazione che può anche essere un gioco. È tutto incredibilmente alla nostra portata.
(Marianna Bruschi, giornalista, Responsabile del Visual Lab del Gruppo Gedi-Repubblica)

Per l’iscrizione al Master è richiesto il possesso di almeno uno dei seguenti titoli:

  • Laurea conseguita secondo gli ordinamenti didattici precedenti il decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509;
  • Lauree ai sensi del D.M. 509/99 e ai sensi del D.M. 270/2004;
  • Lauree specialistiche ai sensi del D.M. 509/99 e lauree magistrali ai sensi del D.M. 270/2004;

I candidati in possesso di titolo di studio straniero non preventivamente dichiarato equipollente da parte di una autorità accademica italiana, potranno chiedere al Comitato Scientifico il riconoscimento del titolo ai soli limitati fini dell’iscrizione al Master. Il titolo di studio straniero dovrà essere corredato da traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore a cura delle Rappresentanze diplomatiche italiane nel Paese in cui il titolo è stato conseguito.

I candidati sono ammessi con riserva previo accertamento dei requisiti previsti dal bando.
I titoli di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione per le domande di ammissione.
L’iscrizione al Master è incompatibile con altre iscrizioni a Corsi di laurea, master, Scuole di specializzazione e Dottorati.

Durata, Organizzazione didattica, Verifiche e Prova finale

Il Master ha durata annuale pari a 1500 ore di impegno complessivo per il corsista, corrispondenti a 60 cfu.
Il Master si svolgerà in modalità e-learning con piattaforma accessibile 24 h24h.
Il Master è articolato in :

  1. lezioni video e materiale fad appositamente predisposto;
  2. eventuali test di verifica di autoapprendimento;

Tutti coloro che risulteranno regolarmente iscritti al Master dovranno sostenere un esame finale che accerti il conseguimento degli obiettivi proposti presso la sede dell’Università sita in Roma – Via Don Carlo Gnocchi 3.

Programma

Offerta formativa

DENOMINAZIONE DELL’ATTIVITÀ FORMATIVACFUORE
Scrittura creativaDa dove partiamo. Pensare per scrivere, pensare per scritto. L’attenzione concentrata. Esercitare la presenza. La creatività è un muscolo. Come si allena? Il processo creativo.Suggerimenti per partire con una scena. Essere predatori. Trasformare la realtà in finzione. Metodi creativi. Stile e approccio. Ritmo, avventura, souplesse. La sintassi che emoziona.La trinità dello scrittore. Punto di vista, selezione, precisione.Attivanti: nomi, volti, ricordi, azioni. Ciò che fa nascere, muovere e finire una storia.Trama: soggetto, trattamento, sceneggiatura. Personaggi descrizione, incontri, dialoghi.Dialogo: a che cosa serve, come si costruisce. Descrizione: gli ambienti come veri personaggi.Uso della prima o terza persona: come cambiano le cose e le informazioni.Uso dei dettagli: nulla sia lasciato al caso.Flashback et similia: la fabula e l’intreccio.Interiorità-esteriorità: il cursore dell’io narrante.Sinestesia: luce, odori, suoni.Memoria: come agisce, come sfruttarla. Pensieri sparsi della sera.Dire è un dare: ci vuole gusto e rispetto per la parola e per gli altri.Non solo racconti e romanzi: la scrittura creativa e le sue applicazioni.Scrivere per il videoScrittura giornalistica e il mondo che cambia
Jakobson, ovvero la scena della comunicazione.
Tipi di testo, vincolo, patto comunicativo.
Senso, informazione, comunicazione.
Vecchie regole per testi nuovi: inventiodispositioelocutio.Convincere vs commuovere.Redazioni e giornalisti, direttori e stagisti, editori, agenzie di comunicazione, addetti stampa, ghost writer, spin doctor, blogger, influencer…un sguardo d’insieme sul mondo dell’informazione.La comunicazione efficace: lo stile è nel destinatario (e nel medium). Analisi di diversi sistemi e tecniche narrative per il giornalismo.Come si costruisce un testo efficace in funzione degli obiettivi.L’editing del testo. Il reportage sociale, l’inchiesta. Il reportage di viaggio.L’intervista (e la videointervista).Creare un prodotto editoriale: dall’ideazione alla pubblicazione (web e carta).Le fonti dell’informazione. Che cosa mangiamo? E soprattutto: chi fa da mangiare?La narrativa della realtà: analisi del rapporto fra potere e comunicazione.Fatti, simboli, interpretazioni. Come i media generano un contesto interpretativo della realtà.Le parole d’ordine dei mass media. Casi di studio.Focus sulle parolebellezza; sicurezza; libertà; accoglienza; integrazione; crisi; identità, civiltà…Come la convergenza tecnologica ridefinisce i rapporti fra i media e con i cittadini.Il rapporto fra media e democrazia, cittadinanza, cultura, solidarietà, comunicazione.Fondamenti di scrittura per il web
Anatomia di un testo breve. Vantaggi e svantaggi.
L’incipit: ogni testo inizia dalla testa.
La forma dell’informazione: sintesi, chiarezza, coerenza.
L’immagine è tutto: integrazione testo e immagini.
Notizia oggi: che cosa è una e come si racconta.
Il SEO, native ADS, la forma a F e altre amenità.
Ad ogni azione corrisponde una reazione (misurabile).Giornali, siti, app, social network: tutti contro tutti?
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Il web come Bios e Zoédei social.
Social media tra storia, sociologia e psicologia.
I social. contenitori o contenuti. In che modo li utilizziamo come soli mezzi e perché invece non lo sono.
Quali sono i principali social media? Di che cosa si occupano? A quali esigenze rispondono?
“Modellizzare” (social e digital) la comunicazione: target, mezzi, fini e budget. I social, i dati, la privacy e i paradossi della contemporaneità. Convincere e/o convertire
Il caso Facebook Analytica (et similia).
Focus on Facebook: profili, pagine, business manager, adv e strumenti; analizzare i dati; creazione del piano editoriale,
Focus on Twitter: profili, adv e strumenti; analizzare i dati; creazione del piano editoriale.
Focus on Instagram: profili, adv e strumenti; analizzare i dati; creazione del piano editoriale.
Gestione piano editoriale complessivo per un cliente. Brand identity social e coerenza messaggio, target e monitoraggio conversioni.
Case history: cosa significa gestire “bene” una pagina?
Perché una campagna è “di successo”?
Chatbot e Blockchain: il futuro dei social è già qui?
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gruppi Facebook: perché sono tornati di moda, come usarli, esempi di testate giornalistiche, analytics.
I gruppi Snapchat: lezione base (storia, come funziona, cosa ci si trova, SnapMap, come creare contenuti).
Snapchat, istruzioni per l’uso: forme di narrazioni verticali, esempi account testate giornalistiche, aziende, influencer. Bonus track: la lezione con gli Spectacles.
Forme di narrazioni in verticale: le Stories su Instagram, Snapchat, Reels su Youtube, Amp Stories.
Gamification: a cosa serve, esempi da The Times, Financial Times, Los Angeles Times, NyTimes.
Realtà virtuale vs Realtà aumentata: da 6×9 del Guardian alle Olimpiadi invernali per il NYT .
Perché nelle redazioni si iniziano a creare i Lab: mobile lab del Guardian, FT Lab. Il Visual Lab.
Forme di narrazione: i longform (tutto ebbe inizio con lo Snowfall del NYtimes, 2012).
Forme di narrazione: i dati. Panoramica sul datajournalism con esempi.
Strumenti: visualizzazione dei dati con grafici, mappe. Carrellata di tool con loro applicazioni.
Forme di narrazione: l’audio. I podcast. Esempi all’estero e in Italia.
Case history: il caso Veleno e il caso Francesco Costa.
Forme di narrazione interattive. Dai quiz (la fortuna di BuzzFeed) al Partitometro.
Video interattivi. Video 360: potenzialità, differenza Usa-Italia, perché in Italia non ha funzionato. Piattaforme Video. Come  è cambiato il linguaggio con i video-social a partire da AjPlus.
Video live: come si fa un Fb Live. Esempi di utilizzo.
Il ritorno delle newsletter/1: perché la comunicazione torna a essere personale, piattaforme, consigli su come realizzarle.
Il ritorno delle newsletter/2: 40 newsletter a cui iscriversi prima di iniziarne una.
A chi ispirarsi: panoramica su lavori realizzati all’estero.
Cosa puoi fare se hai a disposizione solo il telefono.Come si possono raccontare le elezioni a partire dai dati (prima, durante e dopo il voto).
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